Sostenibilità
in Ergonomia 'ingegneria dei fattori umani' e Sostenibilità
Equilibrare le istanze ambientali e sociali
con i costi e i benefici economici
Efficientamento e risparmio energetico consentono una riduzione dei costi di gestione e dell'impatto ambientale, e per le aziende una rivalutazione dell’immagine sociale ed etica.
La progettazione ecocompatibile realizza ambienti e prodotti gradevoli a bassa emissione di inquinanti e riduce i fattori stressogeni.
La sostenibilità è attuabile, dall'architettura alla mobilità, dai prodotti ai processi lavorativi, dalle organizzazione aziendali all'innovazione tecnologica.
La qualità della vita e il benessere, senza mai dimenticare le istanze economiche, sono obiettivo della sostenibilità quanto dell'ergonomia. Un progetto sarà quindi efficace ed efficiente e caratterizzato da un'ampia visione, e a lungo periodo, se l'iter realizzativo saprà avvalersi delle metodologie proprie di queste due discipline: ergonomia e sostenibilità.
Perché la colomba? La Genesi racconta come Noè inviò una colomba per conoscere le condizioni di vivibilità della terra in seguito al diluvio universale. Oggi, tutti noi dobbiamo inviare le nostre colombe in "ricognizione attiva": dobbiamo promuovere azioni e approcci lavorativi e imprenditoriali, nuovi modelli sostenibili di economia, che tutelino l'ambiente e l'essere umano.
Il concetto di Sostenibilità, o Nachhaltigkeit in tedesco, risale al capitano Hans Carl von Carlowitz (1645-1714), responsabile dell'estrazione mineraria d'argento per conto della corte sassone a Freiberg. Von Carlowitz propose nel suo testo Sylvicultura Oeconomica oder Anweisung zur Wilden Baum-Zucht un uso delle foreste che abbattesse tanti alberi quanti ne sarebbero successivamente ricresciuti.
Una definizione fondamentale è quella del 1987 quando viene pubblicato dalla Commissione mondiale delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo il Rapporto Burndtland, Our Common Future. Nel Rapporto lo sviluppo sostenibile viene definito come « ... uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni ... un miglioramento della Qualità della Vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali essa dipende ».
Nel 2001 a Göteborg l'Unione Europea approvò una propria strategia sostenibile che andava a integrare la strategia di Lisbona per lo sviluppo economico della UE.
Nel frattempo, molti Stati della UE hanno avviato una propria strategia sulla sostenibilità. La Germania, ad esempio, ha avviato la propria strategia nazionale sulla sostenibilità già nel 2002, che mira a coinvolgere e alla collaborazione delle parti interessate quali associazioni, organizzazioni ambientali, unioni e comuni, in quanto lo sviluppo sostenibile non può essere imposto per legge ma è parte di un cambiamento culturale della società.
Attualmente è in costante crescita il numero di aziende che investono sulla sostenibilità e che hanno introdotto un sistema di gestione sostenibile o pubblicato un rapporto sulla sostenibilità.
A tal proposito la Global Reporting Initiative sviluppa linee guida valide in tutto il mondo e utile supporto al rendiconto della performance sostenibile di organizzazioni di qualunque dimensione, appartenenti a qualsiasi settore e Paese del mondo
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